L’inceppo della meccanica del cuore

Sentendo avvicinarsi sempre di più  una lieve sensazione di febbre ed avendo il terrore di rimanere bloccata a casa senza un bel libro da leggere. Sono corsa alla Feltrinelli (che finalmente si è degnata di aprire un punto vendita anche qui, anche se non fornito come dovrebbe e con un personale  un po’ “così” , ma comunque questa è un’altra storia).

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E’ il giorno più freddo del mondo. Proprio oggi mi accingo a nascere.

 La mia attenzione però è stata subito catturata da un libro, che mi ha colpito innanzitutto dalla copertina che è stile film d’animazione, e poi per il titolo che trovo delizioso: “La meccanica del cuore”, è  un titolo che mi rapisce, ero infatti d’avanti la pedana che conteneva i libri e continuavo a rigirarmelo nelle mani rileggendo il titolo, senza però leggerne la trama, ma immaginando cosa potesse raccontare un titolo del genere. Mi piace come risuona, e poi mi fa volare con la fantasia. Attorno a questo titolo la mia mente ricrea una serie di immagini che prendono forma nella mia mente e mi danzano attorno.

Alla fine ho letto la trama ed a quel punto è stato amore vero! È finalmente venuto a casa con me. Ne ho letto qualche pagina prima di addormentarmi, la mattina successiva l’ho subito ripreso, e dopo qualche ora di mi sono accorta di averlo fino. Insomma di cosa di cosa parla questa “meccanica del cuore”?

Miss Acacia

“Cosa hai combinato per storcere le lancette delle ore?”
“Sono innamorato e non so niente sull’amore”.

Parla di come si impossibile liberarsi di quello che alle volte chi ci ama per proteggerci ci porta a credere. Parla di come un amore possa spingerti a strapparti quello che tu credi essere il tuo cuore dal petto. Di come l’amore in ogni sua forma possa essere doloroso. Di come possa farci male. Di come la gelosia posso essere demolitrice, corrosiva e di come l’essere diverso può far male.

E’ un libro che consiglio vivamente di leggere, con una precauzione però; accostandosi a questo libro bisogna essere consapevoli che non ci troviamo di fronte ad un capolavoro di letteratura! Si è un bel libro, con un ottima trama, molto originale, ma con una serie di imperfezioni e un po’ scritto secondo me in maniera un tantino frettolosa.

I personaggi non sono bene delineati, e si fa fatica a immaginarli, manca di “descrittività”, non si sofferma a descrivere nulla. Non ti da quegli elementi anche minimi o appena accennati, che sono indispensabili in un libro per farti accendere la fantasia e permetterti di ricreare le immagini che l’autore voleva descrivere nel libro nella tua mente.

meccanica

“Di cosa hai paura?”
“di te…o meglio di me, senza di te”.

Il libro si mi è piaciuto, ma non è un libro che mi è entrato dentro non sono riuscita a trovare empatia con i vari personaggi perché l’autore non me lo ha permesso, non me li ha presentati per bene me li ha solo accennati.

Il più delle volte entro nelle pagine del libro cammino a fianco del personaggio vivo le sue emozioni. Spesso divento proprio lui, ma questa volta no! sono rimasta al margine della pagina senza riuscire ad entrare dentro. Sono rimasta ad osservare tutto da lontano, ho visto una bellissima storia, ma non l’ho vissuta. Per non parlare poi del fatto che ad un certo punto il protagonista che dovrebbe trovarsi nel 1874 dice di sentirsi come se un aereo gli stesse attraversando il cervello, un aereo? Nel 1874?

Mathias Malzieu

Mathias Malzieu

Tralasciando comunque tutto ciò che di negativo questo libro ha.  Ho adorato innanzitutto lo stile che rappresenta secondo me la grandezza di questo libro. Sembra quasi come se si leggesse il testo di una canzone, ci sono infatti quelle espressioni tipiche del mondo della musica. Ci sono delle strofe che potrebbero tranquillamente trovarsi all’interno di un testo musicale, d’altronde ho poi scoperto che l’autore Mathias Malzieu, è un cantante di un gruppo Francese “Dionysos”, ed infatti leggendo il libro è evidente che è un autore musicale prestato alla letteratura.

Nella descrizione del libro c’è scritto che ricorda i film di Tim Burton, in effetti è proprio così leggendolo  mi veniva in mente l’ambientazione tipica dei suoi film, ed i suoi personaggi. Un po’ Bizzarri, deformi a volte, spesso emarginati ,anche spaventosi se vogliamo ma romantici e sempre pronti all’amore. La storia che più si avvicina a quella della meccanica del cuore è quella di“Edward mani di forbici”, vedrei infatti benissimo Johnny Depp nei panni di Jack far battere le lancette del suo cuore meccanico per la bellissima Miss Acacia.

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Bloccherò le lancette e fermerò il tempo. Farò ripartire il mondo solo se me lo chiederà lei.

In definitiva questo libro ha un potenziale enorme, purtroppo non sfruttato come dovrebbe.

Ci sono una serie di bei personaggi tutti abbandonati a se stessi, c’è la bellissima storia di un viaggio attraverso l’Europa di due amici alla ricerca dell’ amore liquidata in poche pagine, c’è la descrizione dell’esplosione di un amore infinito descritto miseramente in poche righe.

In compenso c’è una storia dolce e commovente scritta con dei bellissimi sprazzi di alta poesia, con l’utilizzo alle volte di immagini davvero evocative e romantiche, c’è la storia la storia di jack che viene al mondo “nella notte più fredda del mondo” con il cuore ghiacciato e c’è la storia della levatrice/strega Madeleine che per salvargli la vita gli impianta al posto del cuore un orologio a cucù e per cercare di salvarlo dalle pene della vita gli dici un enorme bugia.

C’è la piccola ballerina Andalusa tanto bella e tanto miope che con la sua voce ammalia il piccolo jack, c’è Arthur con la schiena musicale che porta con se sempre delle uova per ricordarsi  del grande amore della sua vita, c’è il geniale Melies che insegue il sogno della fotografia in movimento, c’è una grande storia di amore  ed illusione.

Insomma è un libro che va proprio letto! Naturalmente prima di iniziare e leggerlo non bisogna dimenticare di fare un bel po’ di creaps da mangiare insieme con jack per colazione cullati dal ticchettio del suo cuore a cucù.

Di sicuro lui non le apprezzerà amando solo quelle di Madeleine, ma penso che anche le mie gli sarebbero piaciute.

Le creaps sono tra i primi dolci che ho imparato a fare, in realtà sono dei dolci dupleface, che si possono prestare sia al dolce che al salto, io infatti non zucchero mai l’impasto così da decidere dopo che farne, naturalmente io le preferisco dolci, quindi quando mi va e non ho proprio voglia di impelagarmi in un  dolce troppo lungo e complicato prendo un uovo del latte e della farina, senza pensare troppo alle dosi e mescolo tutto insieme quando l’impasto raggiunge una consistenza abbastanza fluida da “scrivere”, cioè se sollevando un po’ di impasto con il cucchiaio e lasciandolo colare sulla superficie riesco a creare delle righe dei cerchi o altro ecco che il gioco è fatto, le cuocio in una padellina antiaderente e vai con creme cremine e marmellate varie!

Grazia

La meccanica del cuore

Uno, non toccare le lancette.
Due, domina la rabbia.
Tre, non innamorarti mai e poi mai.
Altrimenti, nell’orologio del tuo cuore, la grande lancetta delle ore ti trafiggerà per sempre la pelle. le tue ossa si frantumeranno,
e la meccanica del cuore andrà di nuovo in pezzi.

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